COSTITUZIONE DI UN “OSSERVATORIO DEL TRIVENETO”
di Nicla Manetti
Di fronte ad una situazione di crisi profonda che investe il Paese, il settore dell’edilizia in particolare e che si aggrava tendenzialmente in prospettiva considerando anche la specifica situazione della nostra categoria in conseguenza del continuo intervenire di nuovi regolamenti, nuove esigenze formative e nuove tecnologie, non possiamo rimanere inerti.
Le statistiche che analizzano il periodo 1997-2008 evidenziano che le donne che scelgono la professione di geometra sono aumentate mediamente del 3,7% con tassi di crescita notevolmente più alti di quelli degli uomini.
In percentuale dal 1997 al 2008 le donne sono cresciute, in termini di iscrizioni, del 138% mentre gli uomini del 32%.
Questo è solo per dire che la categoria deve molto all’intraprendenza delle donne, che prima di tutto scelgono la scuola per geometri, segno che vengono apprezzati i percorsi di studio tecnico, e subito dopo il diploma scelgono il praticantato conseguendo in tempi brevi anche l’abilitazione professionale.
Nell’anno 2008 i nostri giovani geometri iscritti nella classe di età fino a 29 anni, rappresentavano il 13,5% dell’intera categoria, distribuiti maggiormente nel nord Italia.
Nella classificazione tra uomini e donne emerge un dato, per noi oggettivamente importante, in questa iniziativa che vuole essere una riflessione ad alta voce sul calo delle iscrizioni.
L’analisi dell’anno 2008 evidenzia che nella fascia di età fino a 29 anni le donne iscritte alla cassa rappresentano mediamente in tutta Italia il 21% rispetto ai colleghi uomini, mentre scende nella fascia d’età 30-44 anni al 12% per arrivare al 3% scarso nella fascia 45-64 anni, dove invece gli uomini sono la stragrande maggioranza.
Ora tralasciando il fatto che nella fascia di età tra i 30 e i 44 anni le donne cercano di costruirsi una famiglia, come gli uomini, le esigenze familiari spesso sono la causa principale che compromette l’attività professionale con minore disponibilità in ufficio, in cantiere, con la clientela e la conseguenza più drastica è la cancellazione dall’albo professionale.
Questa inflessione delle iscritte ci preoccupa assai, sarebbe utile e interessante capire le ragioni di queste scelte o di queste rinunce, visto che le cancellazioni delle colleghe avvengono a circa un decennio e più dall’inizio della propria attività.
Abbandonare una professione ha un grande significato.
Noi temiamo che questa circostanza, in un momento storico di crisi diffusa, aumenti anziché diminuire.
E’ necessaria una forte iniziativa che parta dalla base dove più immediatamente si avvertono le conseguenze indotte dalle situazioni critiche sopra menzionate alle quali si aggiungono le ataviche situazioni irrisolte. Mi riferisco in particolare ad una radicale, necessaria iniziativa per allargare la nostra base contributiva a garanzia della sopravvivenza e del rafforzamento della “CASSA” per migliorarne le prestazioni soprattutto nei confronti dei giovani per facilitarne la convinta, fattiva partecipazione alle nostre organizzazioni ed, ancor più, nei confronti delle donne geometri penalizzate, da sempre, per l’eccessivo carico di incombenze dovuto al loro ruolo aggiuntivo di madri e di spose.
Questo nostro Osservatorio del Triveneto, costituitosi il giorno 12/11/2010 presso il Collegio di Padova è stato presentato ufficialmente a Roma, in occasione dell’assemblea dei delegati tenutasi il 22-23-24 novembre.
Hanno sottoscritto il documento le consigliere di UDINE, PADOVA, VICENZA, TREVISO, VENEZIA, ROVIGO, VERONA, TRENTO e BOLZANO, in accordo con tutti i collegi provinciali del Triveneto.
Tale OSSERVATORIO può e deve essere l’occasione per formulare concrete proposte e, possibilmente, decidere la realizzazione di qualche utile progetto per lo studio delle situazioni afferenti, in particolare:
• LE PROBLEMATICHE DEI GIOVANI CHE INIZIANO LA LORO CARRIERA PROFESSIONALE
• LE DIFFICOLTA’ DELLA DONNA GEOMETRA
Siamo convinte che i giovani sono il nostro futuro e perfino il nostro presente se contiamo sulla “Cassa” come indispensabile strumento di assistenza e previdenza.
Allargare la base contributiva è il nostro imperativo categorico. Quindi nuovi iscritti ai Collegi. Le nuove adesioni non possono che provenire dalle nuove leve della professione che, però, nella fase iniziale della loro carriera, possono incontrare oggettive difficoltà economiche per aderire pienamente agli obblighi contributivi. Insistono le esigenze formative poiché sempre più nel futuro sarà indispensabile la “FORMAZIONE PERMANENTE”.
Per questo, l’OSSERVATORIO proposto, può e deve svolgere un ruolo importante e difficile. Attraverso la Cassa dobbiamo trovare il modo di ridurre, per il giovani, l’impatto contributivo salvaguardandone, tuttavia, il valore ai fini assistenziali e previdenziali.
Nel contesto di una professione storicamente prevalentemente coniugata al maschile, la posizione della donna geometra è sempre stata molto difficile e continua ad esserlo se, come risulta dalle statistiche, la “retribuzione” delle donne non arriva ai due terzi di quella dei colleghi maschi.
Nel mentre, per contro, cresce significativamente l’importanza quantitativa e quindi il peso delle donne nelle nostre organizzazioni.
Vorrei, con una punta di orgoglio, della quale chiedo scusa, rivendicare il peso qualitativo delle donne impegnate nelle nostre attività. Delle specifiche difficoltà, che le donne incontrano sul lavoro, generate soprattutto dagli impegni famigliari, abbiamo detto e ridetto da sempre.
Mi preme qui ed ora sottolineare come tali difficoltà costringano spesso la donna a tralasciare l’attività professionale in modo ed in tempi tali da compromettere un sereno futuro pensionistico.
Bisogna, per questo, fare qualcosa. Qui, ora lo si chiede con forza.
Cosa e come fare va studiato perché venga articolato in proposte concrete dall’ OSSERVATORIO insieme ai Collegi Provinciali del Triveneto.